martedì 26 gennaio 2010

XLVI - Con le ciastre alla Veuva e Maire Galin


La Veuva - Abete rosso

Sabato 23 gennaio 2010, simpatica gita tra i boschi di Murin.

Partendo da Piazza Risorgimento (1000 m.) oltrepassato il sottopasso della ferrovia, con una svolta a sinistra abbiamo imboccando la strada che conduce alla residenza "Parco Murin". Qui giunti e indossate le ciastre, dopo aver superato due tentativi di costruzione mai portati a termine, abbiamo seguito le indicazioni per "la Veuva" e le tacche verdi e gialle  che conducono su per il costone da cui si gode un gran bel panorama sul paese (vale la pena soffermarsi nella lettura delle edicole botaniche che accompagnano il percorso) Dopo circa di un'ora di cammino siamo arrivati nel luogo a mio parere più romantico di Limone. Ripreso fiato sulla bella panchina in legno e salutato il superbo abete rosso che con i suoi rami accarezza il tetto della ormai solitaria baita della Veuva (1190 m.) abbiamo ripreso il cammino seguendo la freccia che indica "Tetti Galin - Colle Almellina". Qui il sentiero sale dolcemente tra faggi, larici e betulle. Alla diramazione successiva, tralasciata l'indicazione "Colle Almellina" abbiamo proseguito fino ai Tetti Galin (1372 m. 40 minuti) Da qui, se la neve è ben asestata, si può pensare di  chiudere l'anello percorrendo la sterrata che attraversando il costone della montagna scende al rio Almellina andando a congiungersi con la strada che scende da Capanna Chiara. Noi ci siamo accontentati di proseguire per una ventina di minuti fino alla panchina  posta su un belvedere che più bel vedere non si può, per poi affrontare a ritroso il sentiero verso casa. Ridendo e scherzando abbiamo ravanato per boschi per quattro ore e mezza.


Tra i larici



Rovere

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