sabato 9 gennaio 2010

XXIX - Con le ciastre al Colletto dell'Arpiola (l'incompiuta)

Colletto dell'Arpiola 1716 m.


Mercoledì 6 Gennaio 2010

Il primo tratto è lo stesso che abbiamo percorso per raggiungere le Maire del Monte Vecchio, quindi sempre dai Mian e sempre dalla ex cava di silice, abbiamo raggiunto il Garp Camilla (40 min.) poi piegando a destra abbiamo seguito le indicazioni "Monte Vecchio - Colletto Arpiola" sbucando dopo una decina di minuti sul soleggiato sentiero che tagliando le pendici del Monte Vecchio tra ginepri, lavanda e pini mughi, si inoltra a ovest verso l'Arpiola sotto lo aguardo severo del Bec Baral. Data la giornata tersa, sarebbe stato molto bello scollinare sul confine vernantino e godere della vista sulle catene alpine che si perdono una dopo l'altra sfumando all'orizzonte, ma la poca esperienza (sarà che con le ciastre ai piedi, in discesa, sono davvero un disastro...) il pendio esposto a mezzogiorno e una neve troppo compatta ci hanno sconsigliato dal portare a termine l'impresa, facendoci decidere, a dieci minuti di cammino dal colletto, che un panino al sole seduti sul sentiero, sarebbe stato assai più salutare.
Splendido il branco di daini placidamente al pascolo sul costone sopra le nostre teste, meravigliosi i giochi di luce tra gli aghi di ginepro. Giornata magica nella sua incompiutezza, da ripetere in primavera per godere della fioritura che il Monte Vecchio sa regalare.
Tempi di percorrenza: h. 2.30 la salita e h. 1.30 la discesa.


Ramo di ginepro


Campanin, Cima Pepino, Colle di Tenda da dietro la lavanda

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